fabio e federico carnovale

La luce, i flash e l'esposizione

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Innanzitutto è bene sottolineare che una buona  parte di questo tipo di foto necessita di un flash, in macro per avere una profondità di campo accettabile bisogna chiudere il diaframma a 11-16 e questo fa sì che senza flash si è molto limitati nelle possibilità di ripresa. Ciononostante si possono effettuare riprese molto interessanti anche in luce diurna: se il sole è forte e si utilizza una sensibilità di 200-400 iso e si stima sufficiente un diaframma 8, si avranno degli ottimi risultati. Con diaframmi più aperti  solo una esiguo "strato" di immagine risulterà a fuoco, questo nella maggior parte dei casi non è desiderabile. 
Una considerazione importante: chiudere il diaframma più di 16 o 22, una volta raggiunto il rapporto di riproduzione di 1:1 pur aumentando ancora la profondità di campo, non migliora la qualità della foto a a causa della diffrazione che si riscontra con valori più alti, questo consiste in un generale scadimento dell'immagine che vanifica quel poco di fuoco in più guadagnato. E' bene effettuare delle prove col corredo a nostra disposizione, variando il valore di ingrandimento e i diaframmi, piazzando la macchina su uno stativo e fotografando soggetti piani (una banconota od un francobollo, in modo da non avere variabili dovute alla tridimensionalità dell'oggetto), stabilendo così i giusti limiti entro i quali avremo il massimo della qualità. Trattandosi comunque di diaframmi chiusi ed essendo i soggetti poco propensi a posare diligentemente per noi e, ancora, essendo normalmente posati (o in volo!) su supporti soggetti a muoversi col vento, ecco che anche in una giornata piena di sole la luce può essere insufficiente a permetterci la coppia tempo diaframma desiderata. Alcuni fotografi, per avere gli insetti fermi prediligono le prime ore del mattino, quando ancora non hanno potuto ricevere quella energia solare indispensabile per iniziare a muoversi con agilità, altri li catturano, li raffreddano in frigorifero e li rimettono su steli e rami per fotografarli liberamente. La prima soluzione mi sembra ottima, la seconda, pur essendo un metodo utilizzato negli anni passati, mi sembra più una tecnica adatta a quando la tecnologia fotografica era molto più limitata e non consentiva di avere tutti quegli automatismi e la versatilità  dei sistemi odierni, e comunque produce risultati poco naturali. In definitiva dunque, di frequente sarà necessario il flash.
Il flash però da vicino (e non solo) provoca ombre nette che possono in alcuni casi aumentare la drammaticità della scena, in altri rovinare la foto. Per ovviare a questo si possono usare diffusori sulla parabola del flash, che allargano e ammorbidiscono la luce rendendola più simile alla luce solare, e flash di supporto (servo) che non eliminano ma schiariscono le ombre lasciando naturalezza al soggetto. 

Un'altra via semplice per illuminare efficacemente un soggetto macro è il flash anulare, (ora ve ne sono in commercio di economicissimi) non dà pensieri, illumina anche le cavità e non causa ombre indesiderate. L'unico difetto, però è che l'illuminazione non è molto naturale a causa della quasi totale scomparsa delle ombre che dà luogo a un certo appiattimento della scena. In considerazione del basso costo di alcuni di questi flash (non "originali" ovviamente) si può senz'altro iniziare con ottimi risultati con il flash anulare.
Cosa vuol dire TTL?
Through The Lens (attraverso l'obiettivo) è il sistema di misurazione della luce del flash automatica più precisa possibile, la durata del lampo, e conseguentemente la quantità di luce che viene somministrata al soggetto da fotografare viene misurata direttamente nel corpo macchina, a livello della pellicola o del sensore e fornisce quasi sempre una illuminazione adeguata.

Quasi sempre dicevo, perché se abbiamo a che fare con un soggetto piccolo e uno sfondo lontano il sistema può risultare ingannato da una apparentemente insufficiente illuminazione e erogare una quantità di luce maggiore di quanto necessario sul soggetto stesso sovresponendolo. Ovviamente si può impostare la macchina su una misurazione "spot" della esposizione, in questo modo solo una piccola area della inquadratura verrà presa in considerazione, ma spesso ciò non è sufficiente.Come regolarsi allora? Se utilizziamo un ingrandimento e una lontananza dal soggetto fissa (ed esempio utilizzando un obiettivo "normale" e i tubi di prolunga che ci consentono una messa a fuoco solo a una determinata distanza) opterei per il manuale, se, invece, utilizziamo obiettivi che possono mettere a fuoco a distanze diverse, allora il numero di scatti riusciti sarebbe nuovamente a favore del TTL, sopratutto considerando che i nostri piccoli amici non stanno certo lì ad aspettare i nostri comodi. Comunque è bene stare attenti al soggetto isolato, come dicevo prima, in particolar modo se fotografiamo con la pellicola e non possiamo verificare immediatamente i risultati.
Altro limite del TTL, per il quale valgono analogamente le considerazioni precedenti, sono i soggetti scuri (ad esempio i coleotteri neri) e quelli particolarmente chiari (una farfalla bianca).

TABELLA RIASSUNTIVA  FLASH

ESPOSIZIONE:

Con il diaframma chiuso a 16 o 22 facilmente lo sfondo risulterà nero, infatti il flash va regolato per il soggetto, me se lo sfondo è più lontano (ad esempio un'ape su un fiore o un ragno sulla ragnatela) questo risulterà sottoesposto e, facilmente, nero. Ora, se qualche volta ciò può risultare gradevole, aumentando la drammaticità della scena e la evidenza del soggetto, in altri casi sarà meglio avere uno sfondo colorato, questo sarà costituito dal fogliame, meglio se sfocato, o dal cielo azzurro. Quest'ultimo non è facile che risulti nella foto, bisogna cercare di inquadrarlo possibilmente dove è più luminoso sfruttando quel poco di controllo sui diaframmi e tempi che ci consente questo genere di foto, ed il tutto mentre 'sto benedetto insetto tutto fa meno che renderci facile il lavoro. Eppure, con un po' di pazienza, i risultati arrivano, non bisogna avere fretta, possibilmente le escursioni vanno effettuate da soli o con altri appassionati del genere, la ripresa di un insetto ben fatta richiede anche 15-20 minuti.

 

macrofotografia