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Nikon d300s obiettivo 16mm f11, 1/200° iso200

  Un problema delle inquadrature dei pesci molto grandi, squali balena, mante e simili, è la difficoltà a riprenderli da vicino, condizione necessaria per avere i dettagli in evidenza: le acque dove passano questi grandi pelagici in genere sono dense di plancton, che ovviamente li attira, ma rende difficili le riprese ad una certa distanza. Utilizzando grandangolari spinti, come in questo caso un 16mm (ma con una fotocamera con sensore Aps-c quindi l'angolo di campo viene ridotto di un terzo) riusciamo a ottenere una immagine con un contrasto e colore sufficienti ma a costo di una considerevole distorsione dell'oggetto fotografato.  
 

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Nikon d300s obiettivo 16mm f11, 1/200° iso200

 
  Qui il "mostro" è stato fotografato col fish eye ma a una distanza maggiore per riprenderne tutto il corpo; l'acqua era relativamente limpida e ha richiesto poca regolazione del contrasto per avere un risultato buono.  
 

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Nikon d300s obiettivo 16mm f11, 1/200° iso200

 
 
A una distanza minore, aumenta la ricchezza di particolari ma la sproporzione tra la testa e la coda comincia a farsi sentire...
   
 

Nikon d300s obiettivo 18-35mm @35 f11, 1/200° iso200

 
  In questo caso, come si vede, la distorsione è molto inferiore, siamo addirittura, data la distanza con "l'aspirapolvere", a 35mm di focale: la quantità di acqua che separa il soggetto dalla fotocamera è tale da rendere tutta la scena monocromatica, allora tanto vale fare un bel bianco e nero...  
 

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