indietro     macrofotografia                                                 fabio e federico carnovale

Gli obiettivi          

 

50mm non macro a confronto con 90 mm macro

 

Qui di seguito vediamo un confronto tra un obiettivo normale Nikkor  Af 50mm 1:1,8 di eccellente qualità non concepito per la macrofotografia e adattato a questa mediate tubi di prolunga, e un obiettivo con un ottimo rapporto qualità prezzo, il 90mm AF SP DI Tamron Macro, quest'ultimo espressamente progettato per la fotografia ravvicinata. La seguente non vuole essere quindi un confronto "ad armi pari" tra ottiche simili (le principali, tutte di ottima qualità sono: Canon, Nikon, Pentax, Sigma, Sony e Tamron), ma una valutazione della opportunità di fare uso di lenti espressamente progettate per la macro e l'adattamento di un pur ottimo obiettivo a questa disciplina.

Innanzi tutto teniamo presente che non sono identici la distanza di messa a fuoco ed il rapporto di ingrandimento; comunque ho fatto in modo di avere due configurazioni più simili possibile.

Le variabili su cui effettuare prove sono infinite, si possono aumentare o diminuire i tubi, così come si possono utilizzare ottiche tra le più disparate, comprese quelle a focale variabile, è ovvio che non possiamo in questa sede dare una risposta per tutto, però possiamo valutare l'opportunità di acquistare una ottica macro, se intendiamo effettuare spesso riprese di questo tipo, o utilizzare i tubi o soffietti se non intendiamo farlo con frequenza e, sopratutto, se non usiamo ritagliare ("crop") le immagini, in questo caso la minor qualità delle ottiche normali viene evidenziata molto meno.

Le prove sono state effettuate ponendo la macchina fotografica su uno stativo e fotografando una piccola stampa posta in posizione ortogonale all'ottica, non si è utilizzato un soggetto tridimensionale al fine di non essere influenzati nella valutazione dalle diverse profondità di campo che si ottengono con i vari valori di diaframma.

 

Il modello scelto per le nostre prove, il riquadro indica l'area analizzata (circa 2mm di larghezza)

In questa prova è stato utilizzato il 50mm Nikon AF NIKKOR 1:1,8 obiettivo "normale" non concepito per la ripresa macro e adattato per questa mediante tubi di prolunga.

 Vediamo in alto i 100% crop; i valori di f5,6 e f8 sembrano essere quelli che danno risultati migliori. Mentre non ci dispiace per i diaframmi più aperti, infatti non servono un granché alla riuscita delle macrofotografie dove le profondità di campo è importante, la riduzione di qualità ai diaframmi più chiusi rappresenta un limite. Comunque, utilizzare f8 o f11 per un rapporto di ingrandimento non esasperato non è male.

Medesimo crop 100% per il 90 Tamron Macro AF SP DI: tra parentesi in blu il diaframma impostato sulla ghiera dell'obiettivo, in rosso il diaframma effettivo riportato sul display della fotocamera e sulle informazioni dell'immagine all'ingrandimento di 1:1. Vediamo come da tutto aperto a f22 (11) la resa sia eccellente, inizia a degradare, a causa della diffrazione,  da f32 (16) fino alla chiusura massima f 64 (32).

Non sembra esserci dubbio sulla migliore qualità dell'obiettivo macro, rispetto al pur ottimo 50mm Nikon non macro con i tubi di prolunga, che comunque, nelle immagini non ritagliate, non sfigura affatto.

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