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1200X800

Nikon d200 custodia Aquatica  obiettivo  Nikkor 60mm micro  f8 1/125 flash Sea&Sea Ys 300

  In questa immagine andiamo a "guardare il capello", in questo caso una estremità di una spina della pinna dorsale dello pterois volitans: negli ingrandimenti in basso vediamo come la compressione al diminuire della grandezza del file corrisponde una proporzionale riduzione della qualità, che anche visualizzata normalmente (fino a 100%) si può rendere visibile.

Il termine "compressione" secondo me è inesatto perché, in fisica - e i subacquei lo sanno bene - ciò che si comprime, ad esempio l'aria, viene decompresso e restituito tale e quale a come era prima della riduzione di volume, mentre in questo caso, essendo il processo riduttivo anche fonte di diminuzione della qualità e della quantità di informazioni, si potrebbe definire più propriamente come una "approssimazione".

 
   
Con un rapporto di compressione (mica è un motore però) minimo non si apprezzano significative riduzioni della qualità.    
All'aumentare della compressione assistiamo al tipico "effetto jpg" che, se non esagerato, a ingrandimenti moderati (sotto al 100%) ancora può farsi vedere poco.
Con un rapporto di compressione elevato l'immagine soffre eccessivamente di artefatti e di approssimazioni che la rendono fruibile solo per motivi di rapida visualizzazione.