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La sovraesposizione: in passato questa era una foto irrimediabilmente compromessa: non solo è sbagliata l'esposizione ma la natura riflettente della livrea del pesce sampietro aveva fatto il resto. Soggetto troppo chiaro e zone bruciate (bianche).

 

 

Proviamo a regolare l'immagine jpg, si evidenziano i limiti di questo formato come immagine iniziale e non esclusivamente come prodotto finito: la regolazione in questo caso è molto limitata, le zone più sovraesposte sono prive di quelle informazioni che possono essere recuperate. la bocca dell'animale è recuperata, ma le zone bruciate restano bianche.
...Entra in scena Camera Raw di Photoshop: il compito sembra arduo: con la semplice regolazione automatica si riporta il pesce da bruciato... alla cottura giusta, per le zone che permangono bianche la funzione "recovery" fa il suo dovere e si riguadagna tutto quello che è necessario per riprodurre un pesce con una superficie riflettente ma correttamente esposta.
  Regolando il file raw, possiamo recuperare tutto quello che il sensore è riuscito a catturare sulla sua superficie, lascio qualche riflesso per non perdere la sensazione che le squame del pesce siano lucide e riflettenti, ma la foto è più che fruibile.  

Crop 100X100: il rumore non è neanche aumentato significativamente, quando si scurisce un'immagine, al contrario di quando la si schiarisce, non si vede più rumore, questo non vuole essere un incitamento a sovraesporre le foto, teniamo presente che possiamo comunque andare incontro a perdite di dettagli significative. Inoltre, teniamo presente che la sovraesposizione può essere corretta di due stop, massimo tre, mentre la sottoesposizione ha margini più ampi. Apparentemente tutto questo rende inutile il cosiddetto "bracketing" ovvero l'esposizione "a forchetta" con valori di "stop" differenti per poi scegliere quello giusto o montare le diverse zone delle parti ben esposte: in effetti ne riduce la necessità ma, considerando che l'errore potrebbe essere più ampio della possibilità di correzione resta comunque una tecnica utilizzabile, sicuramente non molto spesso vista la difficoltà, sott'acqua, di poter effettuare scatti in rapida sequenza col lampeggiatore.

 

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  Ancora qualche perfezionamento ottenuto con i pennelli di chiaro, scuro e saturazione di Photoshop e l'immagine è "restaurata" come volevamo.