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1200X800

Nikonos III   collezione Fabio Carnovale

  La mitica Nikonos III!

Questo apparecchio costituisce la massima evoluzione della configurazione a "secchiello": i comandi aumentano ancora la loro ergonomia, il contapose è ben visibile e viene posizionato in alto, l'attacco flash è migliorato (ed è tutt'ora l'attacco standard di quasi tutte le custodie reflex digitali e non), il rocchetto di trasporto fa avanzare la pellicola con distanza costante tra i fotogrammi, il  pressapellicola si può ribaltare rendendo più semplice l'inserimento del rullino. La boccola dell'innesto degli obiettivi è sostituibile in caso di danneggiamento. Il manettino di riavvolgimento è più robusto, molto simile alle macchine terrestri.

L'unica cosa che viene peggiorata è la calotta superiore che diventa di plastica, questa si può fratturare se sottoposta a forza eccessiva nel caso, ad esempio, di blocco della apertura dovuta all' incollamento dell'o-ring lasciato troppo a lungo chiuso.

Questo apparecchio è l'ultimo che consente un completo ripristino funzionale senza sostituzione di organi interni in caso di allagamento: qualora questo nefasto avvenimento si manifestava, era sufficiente aprire tempestivamente la macchina, sciacquarla bene in acqua dolce e lasciarla asciugare.

Tutt'oggi mi piace, di tanto in tanto, utilizzare questa macchina, non per fare il nostalgico, anche perché quando ho iniziato a fotografare sott'acqua, nel 1984, era già in produzione il modello V, ma per la sue doti di qualità, praticità, e affidabilità.

Dati tecnici:

Manuale meccanica

Tempi: da 1/ 30 a 1/500

Sincro flash 1/60

Produzione dal 1975 al 1980

 

 
 

 

 

  Il pressapellicola è più pratico da utilizzare  
   
 

L'innesto degli obiettivi è sostituibile

 
   
 

Il manettino di riavvolgimento è ben dimensionato

 
   
  L'innovazione più importante: il trascinamento della pellicola è affidato a delle rotelle dentate, in questo modo la distanza tra i fotogrammi è costante e standardizzata per le sviluppatrici automatiche.  
   
 

Nikonos III, agg. grandangolare Kenlock, lenti addizionali e mirino Sub Center  prop. Maurizio Saglio

 
  Mirino ottico subacqueo Sub Center e altri accessori.
Dal 1975 in poi il Sub Centrer di Milano realizzò parecchi utili accessori per la fotosub ed in particolare per la Nikonos, come il mirino ottico. Una serie di mascherine permetteva di adattarlo agli obiettivi da 28, 35 e 80 mm. Buon successo ebbero anche le lenti addizionali per riprese macro e un aggiuntivo fisheye Kenlock scafandrato.

(Gli apparecchi raffigurati in questa immagine sono stati parte della attrezzatura di Maurizio Saglio, la biografia di questo noto autore è sulla scheda dedicata alla custodia Paguro Sub Center.)