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Cinesub Frank collezione personale

  Nel 1975, avevo 13 anni, acquistai questa custodia per cinepresa costruita da un fotografo romano titolare di un negozio (Cine Foto Frank) conosciuto a Roma sopratutto per la costruzione di anelli adattatori per macchine fotografiche. Pratico di fotografia e di meccanica anche lui non resistette al fascino della ripresa subacquea e, trovata una cinepresa super 8 molto compatta a fuoco fisso, la inserì in questa robustissima scafandratura che fabbricava in fusione di alluminio, dotata anche di alette stabilizzatrici. I colori della custodia potevano derivare sia da esigenze di visibilità che,  molto di più, da fede calcistica romanista (giallorosso).

Il pulsante di avvio della ripresa era di gomma ed era soggetto a schiacciarsi all'aumentare della pressione, una valvola di bicicletta era applicata per compensare tale pressione e per evidenziare eventuali mancanze della guarnizione di tenuta. (successivamente la modificai con un"reed" magnetico non passante dopo aver sigillato il foro del pulsante con resina epossidica).

La guarnizione era piatta e veniva schiacciata con forza da tre viti a brugola presenti sulla chiusura anteriore.

Non vi era mirino ottico, l'unica mira era affidata al cosiddetto "mirino sportivo", avevo, ma è andato perduto, anche un mirino in plexiglas più preciso, ma comunque sempre esterno.

Un piccolo oblò serviva per verificare la quantità di pellicola rimanente, le cassette del Super 8, (successive al 8mm , che altro non era se non il 16mm tagliato in fase di sviluppo longitudinalmente) duravano 2,5 minuti se girate a 24 fotogrammi al secondo e 3,5 minuti se girate a 18.

 
 

 

 

 

Visione posteriore

 
   
 

Questo adesivo, del 1975, era di una delle prime scuole di Subacquea della capitale, con didattica FIPS. Oggi si chiama Calypso e adotta la didattica PADI. Vi è, a Roma, anche il relativo negozio (CalypsoSport), il cui titolare Claudio Marcelli, è stato il mio, e di mio fratello (Marco), primo istruttore di sub.